Oltre 50 perdite rilevate in sole due settimane di indagine su 526 chilometri di rete idrica dislocata in 15 comuni della provincia di Varese. E’ il bilancio del progetto pilota appena concluso voluto da Alfa Srl, gestore unico del servizio idrico integrato in provincia di Varese, e attuato grazie ad un’innovativa tecnologia che utilizza un satellite che viaggia a 637 chilometri di distanza dalla Terra.
Il progetto, realizzato in collaborazione con 2F Water Venture utilizzando la tecnologia Utilis Corp., ha avuto come primo passo la pre-localizzazione di 133 aree che il satellite ha “fotografato” inviando dati grezzi. Successivamente, si è provveduto a filtrare queste informazioni eliminando edifici e tutto ciò che era artificiale dalle immagini per poi passare, utilizzando una serie di algoritmi, ad identificare la presenza dell’acqua. Non di tutta però, solo di quella che scorre nelle tubazioni degli acquedotti, individuando poi dove queste tubazioni avevano delle falle.
Se il sistema di indagine è alquanto complesso, la qualità dei risultati è invece chiarissima. Con i metodi tradizionali da terra, in genere apparecchiature acustiche, sarebbero serviti 100 giorni lavorativi. Inoltre, la ricognizione da satellite ha permesso di restringere a poco più di 46 chilometri la parte di rete idrica sulla quale cercare le perdite, invece che passare metro a metro tutti gli oltre cinquecento chilometri oggetto del monitoraggio. Una ricerca “chirurgica”, che permette di risparmiare tempo e risorse.
In totale le perdite rilevate – e in buona parte già riparate – sono state 51, alcune delle quali individuate sulle reti private (di abitazioni, aziende, negozi ecc.) per le quali si è già provveduto ad avvisare i proprietari.