Due chilometri lungolago costeggiando il Ceresio in un’esperienza immersiva di “museo a cielo aperto”. E’ il sentiero dell’arte di Lavena Ponte Tresa, una passeggiata adatta a tutti (anche alle persone a mobilità ridotta) che unisce beni artistici, paesaggistici e naturali in un percorso che vede l’arte intesa nella sua accezione più completa.
Il Comune è diviso in due nuclei: il più antico è l’abitato di Lavena, quello di Ponte Tresa è invece nato negli anni più recenti a seguito anche dello svilupparsi del frontalierato.
Ad unirli è proprio questa passeggiata vista lago dove è possibile ammirare diverse installazioni artistiche, posate negli anni anche grazie al concorso internazionale italo-svizzero il “Ponte Magico”. Ogni anno il vincitore dell’edizione riceve il contributo necessario alla realizzazione dell’opera che ha presentato in concorso. Negli anni il lungolago si è così arricchito di diverse installazioni.
Oltre alle sculture, a metà percorso, incontriamo una “wall of fame”, cioè una parete dedicata ai writers che possono ridipingerla a piacimento e che ospita ogni anno una giornata dedicata agli artisti della zona, chiamati a dare un volto nuovo alla parete.
Alla fine del percorso, superato lo stretto di Lavena, si incontra anche un San Michele del Morazzone, riprodotto fedelmente a bomboletta da uno degli artisti varesini più noti sulla scena internazionale: Andrea Ravo Mattoni.
Il sentiero dell’arte di Lavena Ponte Tresa coincide anche con i primi due chilometri della Via Francisca del Lucomagno, un antico pellegrinaggio che nella parte italiana unisce il Lago Ceresio a Pavia passando da parchi naturali, fiumi, siti UNESCO e tanta storia.