A Sud della provincia di Varese si trova un luogo incantevole che ogni varesotto dovrebbe conoscere e soprattutto visitare una volta nella vita: la piazzetta di Tornavento, nel comune di Lonate Pozzolo.
Il suo nome deriva dal latino “turris naventium”, poiché vi si trovava una torre che faceva da punto di riferimento alle imbarcazioni che nei secoli si sono avventurate lungo “il fiume azzurro”, il Ticino, alla volta di Milano.
. Tornavento può essere considerato un vero e proprio museo di tecnologia idraulica a cielo aperto: dal Belvedere nei pressi di piazza Parravvacino è possibile ammirare innumerevoli corsi d’acqua che scorrono nel territorio circostante: il ponte in ferro che unisce le due sponde del Fiume Ticino all’inizio del Naviglio Grande, dove si nota la Casa della Camera che divide l’acqua del fiume nella “Bocca di Pavia” a destra, che fa proseguire il fiume, e l’imbocco del canale a sinistra. E poi il canale Industriale e il Villoresi.
Poco distante sorge la Cascina Castellana, da dove partiva l’imbarcazione che portava a Porta Ticinese, nel cuore di Milano. Lungo la scarpata che da piazza Parravicino porta al fiume Ticino era stata invece edificata, nell’Ottocento per idea di Carlo Cattaneo, l’ingegnosa Ferrovia delle Barche (Ipposidra). Si trattava di un’opera ingegneristica che permetteva di sollevare le imbarcazioni dal canale fino al pianalto e, da lì, trasportarle su vagoni con l’ausilio di carrozze fino all’altezza del Ticino ai Sesto Calende, facendo risparmiare molte ore di viaggio. La Ferrovia delle Barche è rimasta in uso sino al 1865, quando venne inaugurata la tratta ferroviaria Milano – Arona.
Ammirando il fiume scorrere lento nella sua valle, il visitatore potrà anche ripercorrere con il pensiero la storia della Guerra dei Trent’anni, perché proprio qui vi fu una sanguinosa battaglia tra le truppe del re di Spagna e un esercito francese. La battaglia viene rievocata ogni anno alla fine di giugno, con figuranti in costumi dell’epoca.