A Cugliate Fabiasco ci sono diversi modi di scoprire il territorio e l’acqua. Con una mezza giornata a piedi si possono incontrare gli aspetti più naturalistici e più antropici di questo elemento.
Partendo dalla parte bassa del paese, poco dopo la rotonda che dalla statale della Val Marchirolo entra in paese, si trova la sorgente Molinazzo, una zona di grande importanza dal punto di vista naturalistico perché ospita diverse specie di anfibi e che il Comune vorrebbe trasformare in un’area didattica per le scuole.
Si può a questo punto passare dai boschi che fanno da confine fra Cugliate e Cunardo seguendo le indicazioni per Fabiasco e passando accanto al torrente Lisascora, un tempo fondamentale per le attività di torcitura della canapa che si sviluppavano nell’area e davano da lavoro alle famiglie del paese. I sentieri “sbucano” poi alla cappella di Santa Lucia, nei pressi di Fabiasco. Da qui, proseguendo a piedi seguendo la cartellonistica di recente apposizione, si può arrivare al centro del piccolo nucleo storico dalle caratteristiche viuzze strette, dove passa a malapena un’automobile. Vi s’incontra il primo lavatoio, segno di usanze dei tempi passati quando i lavori domestici erano una vera e propria occupazione a tempo pieno, ma anche per forza di cosa un momento di socialità che univa le donne attorno all’acqua.
Proseguendo verso l’altro abitato, quello di Cugliate, si giunge alla piazza Andreani dove si incrocia la Via Francisca del Lucomagno e, poco più in basso lungo il suo percorso, la piazza con il bel lavatoio liberty dei primi anni del Novecento. Ogni anno ad ottobre si tiene qui la “Festa del lavatoio”, durante la quale il lavatoio viene rimesso in funzione e si rivivono le atmosfere di un tempo con abiti del passato e una simbolica lavata di panni a mano.